Monday, September 12, 2011

Roberto De Donatis risponde al giornalista de "La Provincia"


L'intervento di Roberto De Donatis sul giornale di oggi, 12 settembre 2011. Risponde al giornalista Luciano Niccolò de "La Provincia".

"La storia raccontata a volte non coincide con la verità. E dire la verità ha un nobile fine che è quello di capire da dove bisogna ripartire per dare maggiore efficacia all’azione amministrativa. Quindi nessuna celebrazione nell’elenco di opere programmate e messe in cantiere dalla precedente Amministrazione, ma semplice definizione di quale sia il punto di ri-partenza per andare oltre e migliorare i risultati a vantaggio della città di Sora.

Ma entriamo nel merito di quale sia il nostro pensiero e la nostra linea politica, nella convinzione di rappresentare oggi un’anomalia nel contesto politico locale. È anomalo infatti portare avanti un progetto che vede nel territorio e nell’interesse comune il proprio unico fine e non la mera gestione del potere mascherandosi dietro l’appartenenza politica. Noi che oggi ci chiamiamo Patto Democratico insieme agli amici Socialisti e a Progetto Città siamo partiti qualche giorno prima del voto con l’intento di voler percorrere una strada nuova fuori dai vecchi schemi e aperta ad una generazione politica che dimostrasse di avere merito e capacità di gestione della cosa pubblica. È stata un’esperienza entusiasmante umile e propositiva con passi indietro generosi e promozione di professionalità giovani e capaci, la cui immagine indelebile è stata la Giunta presentata ai cittadini sorani prima del voto.

E nonostante l’ovvia penalizzazione dovuta alla diaspora dei partiti che avevano fatto scelte diverse, nonostante l’aver lottato con il solo entusiasmo senza una macchina propagandista elefantiaca alle spalle, nonostante il poco tempo a disposizione siamo stati premiati da tanti cittadini sorani. Sora oggi è una piazza ricca di fermenti sensibili soprattutto tra i giovani e da parte nostra lavoriamo per portare avanti lo stesso progetto iniziale per il futuro della nostra terra, che non sacrificheremo sull’altare di  nessun partito. È un dato di fatto che finora i grandi partiti (PD e PDL) non sono stati capaci di far crescere la pianta della buona politica accogliendo la linfa che scorre nel nostro tessuto sociale, deprimendo queste potenzialità a vantaggio solo di ristrette lobbies di partito.

Noi siamo per un territorio che esprima una classe dirigente capace e preparata ad affrontare le terribili difficoltà ereditate dal passato, siamo per una riforma elettorale che porti i migliori nelle sedi istituzionali più alte e sappiamo che questa rivoluzione deve necessariamente partire da casa nostra. Molti sono già pronti ed è con loro che noi vogliamo dialogare senza nessuna preclusione e mettendo da parte passato e personalismi, che non appartengono alla nostra cultura e al nostro modus agendi".

* Sora 12 settembre 2011. Roberto De Donatis consigliere di minoranza

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