Wednesday, September 07, 2011

La Madonna delle Grazie e la benedizione di Don Giovanni


"La pace di un santuario, l’intimità di poche persone, il padre nostro recitato mano nella mano. Non ci poteva essere momento più intenso! Neanche una finale dei play off avrebbe potuto emozionarmi così”.
Questa è la descrizione di quel bellissimo e profondo momento scritto da una delle persone, l’amica Barbara Capone, che ha vissuto il mini-pellegrinaggio al Santuario della Madonna delle Grazie assieme alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora e a tutta la Argos Volley lo scorso sabato.

Alle 9,30 i “gitanti” si sono ritrovati in piazza Santa Restituta e dopo una ricca colazione presso il bar Papà Rossi, si sono messi in cammino alla volta del santuario. La strada per arrivare in cima alla collinetta che ospita la splendida chiesa mette a dura prova tutti i fedeli che vorrebbero raggiungere la vetta con i suoi cinquecento scalini tutti irregolari, asimmetrici e diversi tra loro. Ma quando si vuole veramente una cosa si ci impegna per superare ogni difficoltà, come hanno fatto tutti gli atleti della Globo che hanno ingranato la marcia giusta e hanno tirato dritto fino alla meta. Per tutte le altre persone al seguito della squadra, non proprio atletici, lo sforzo è stato maggiore ma il risultato comunque lo stesso.
Una volta raggiunta la piazzetta antistante la chiesa, l’affanno e il sudore era tanto ma il magnifico colpo d’occhio ha subito rubato la scena e a bocca aperta tutti i presenti si sono gustati il panorama mozzafiato.

Dieci minuti per rigenerarsi e per gironzolare attorno al santuario e poi tutti in chiesa dove ad attendere le anime ma anche i corpi dei pellegrini c’era Don Giovanni. Dopo una breve introduzione del celebrante, sono stati letti alcuni versi (dal 24 al 27) del nono capitolo della lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi che recitava così:
“Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l'aria, anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato”.

Nell’omelia Don Giovanni, che è un esperto delle dinamiche di team sportivi in quanto per anni ha fatto parte prima come giocatore e poi come allenatore della squadra di calcio dello Stato Città del Vaticano, ha indicato il significato più profondo delle parole di San Paolo che già all’epoca parlava di calcio e boxe, ma soprattutto ha reso evidente un particolare al quale nessuno aveva mai pensato.

“La vostra squadra si chiama Globo – spiega Don Giovanni, - il globo è anche la sfera sia celeste che terrestre con al centro Dio. La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora siete tutti voi qui presenti e al vostro centro ci deve sempre essere Dio, la fede e l’umiltà sia nei momenti belli e positivi che in quelli dove le cose non vanno nel verso in cui vorremmo. Lo sport fa parte della vita e per tanto è fatto di scelte le quali devono sempre essere fatte e supportate dalla fede”.
Al termine della bellissima, profonda e toccante omelia che rimarrà nei cuori dei presenti per molto tempo, e dopo la preghiera dei fedeli, Don Giovanni ha chiamato tutti sull’altare. Si è formato un grande cerchio con tutte le mani che si stringevano l’una all’altra e in coro, col capo chino e con “Dio al centro del Globo che stiamo formando, recitiamo il Padre Nostro”.
Arriva anche il momento della benedizione e poi quello della riflessione su quanto detto. Don Giovanni congeda gli astanti che gambe in spalla iniziano la discesa verso corso Volsci.

Questa bellissima mattinata all’insegna della fede e della scoperta di un luogo sacro che la maggior parte dei presenti aveva potuto ammirare solo dal basso è stata ideata grazie alla devozione della famiglia Giannetti, ma possibile dalla disponibilità innanzitutto di Don Giovanni che tra i suoi tantissimi impegni è riuscito a trovare un’ora da dedicare alla Globo e soprattutto grazie alla gentilezza e all’altruismo dei signori Gianni Savona e Remigio Tomolillo, presidente della confraternita della Madonna delle Grazie, i quali hanno provveduto ad aprire e sistemare la chiesa per l’occasione aiutando enormemente l’organizzazione dell’Argos Volley".

* Sora 6 settembre 2011. Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

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