Nell’ottica
del federalismo fiscale, nella sua forma più diretta, tale imposta doveva
sostituire e razionalizzare:
la componente immobiliare
dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali
(dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati);
l’imposta comunale sugli
immobili, l’ICI;
Come però è
noto, a causa del trascorrere della maggior parte del loro tempo sulla luna o
in altre faccende poco istituzionali, la compagine guidata dall’ex governo
Berlusconi, in un primo tempo e con effetti devastanti per i fragili bilanci
comunali, ha sostenuto la sua disapplicazione per il possesso della prima
casa(e delle relative pertinenze).
Improvvisamente,
tornati dalla luna e dismesse le altre faccende affaccendate, costretti a dover
“cedere lo passo” (l’armata Brancaleone, 1966 M.Monicelli, incontro fra i
due Papi), il subentrante governo Monti si accorge però che non è possibile
“strategicamente” aspettare il 2014, viste le drammatiche esigenze di nuove
entrate (facili da imporre e da ottenere, non rispondendo nei confronti degli
elettori) piuttosto che una riduzione consistente e mirata della spesa
pubblica (formalmente condivisa ma nei fatti osteggiata dalle lobby e dalle
varie corporazioni).
Quindi la
stringente necessità di far cassa, anche in maniera rozza e confusionaria (come
dallo stesso premier Monti è stata definita l’operazione), in luogo di una
organica e graduale riforma fiscale, i già sfiancati contribuenti si trovano a
“fare i conti” con l’IMU “sperimentale”, con modifiche varie in maniera poco
chirurgica, includendo ovviamente il piatto più ricco, la tassazione della
prima casa.
Ciò
premesso, l’attività di opposizione di Patto Democratico per Sora di carattere
costruttivo e mai strumentale alle azioni dell’attuale maggioranza, è stata ed
è per tutti evidente. Oggi la rendiamo ancor più propositiva attraverso la richiesta al Sindaco di valutare tre
possibili e fattibili azioni che hanno il pregio e la finalità di
limitare ed attenuare gli effetti devastanti di una fortissima pressione
fiscale, stimata al 45,6%, a tutela di tutta la cittadinanza ed in particolare
delle fasce più disagiate che articoliamo analiticamente nelle seguenti proposte:
Tenuto conto che la nostra
precedente amministrazione ha gestito il bilancio comunale in regime
di esenzione totale ICI sulla prima casa, tenuto conto degli aumenti del
moltiplicatore (160 anzichè 100 + rivalutazione del 5% delle rendite)
creando una base imponibile molto alta, invitiamo il Sindaco e la
maggioranza a non cadere nel gioco al rialzo attraverso l’utilizzo della
forbice concessa per le abitazioni principali: proponiamo di riconoscere sull’aliquota del 4 per mille sulla prima
casa la riduzione del 2 per mille attraverso politiche mirate di sostegno
a famiglie più bisognose, per esempio in funzione del reddito, per
numerosità, disoccupazione o altri casi di attenzione sociale;
Per tutti gli immobili che non
sono abitazione principale (anche quelli produttivi e commerciali), la
tassazione del 7,6 per 1000 con una forbice del 3 per mille a discrezione
dell’ente Comunale, rappresenta il maggior rischio di salasso per i nostri
concittadini (si potrebbe arrivare ad aliquota del 10,6 per 1000), proponiamo di inserire tutele, come per
esempio potrebbe essere una riduzione mirata per le case locate a canone
concordato, al contrario penalizzare quelle sfitte o di proprietà di
banche e assicurazioni;
Le disposizioni in materia di
federalismo fiscale municipale prevedono anche un coinvolgimento diretto
della casa Comunale nella lotta all’evasione attraverso l’invio
all’agenzia delle Entrate di segnalazioni e informazioni utili
all’accertamento di tributi o indizio di evasione fiscale, ricevendo in
cambio il 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni; sollecitiamo la sottoscrizione di un
accordo con l’agenzia delle entrate che preveda come minimo il contrasto a
fenomeni evasivi, con particolare riguardo all’economia sommersa e
all’utilizzo del patrimonio immobiliare in evasione delle relative
imposte, che preveda verifiche su soggetti che abbiano trasferito
fittiziamente all’estero nei paesi black list la residenza, che preveda il
controllo dei fabbricati locali, che preveda il controllo delle
plusvalenza da cessioni di aree edificabili e fabbricati, al pari di
accordi sottoscritti da altri grandi centri urbani.
Fatte queste
considerazioni, ad un anno dall’insediamento è giunto il momento per questa
amministrazione di fare delle “scelte politiche” vere in un momento così
delicato e drammatico, dopo vari colpi di teatro e formali prese di posizione
nell’assise comunale che celavano battibecchi o bilanciamenti di potere
interno; nella natura del federalismo fiscale, ribadiamo la necessità di
misure concrete con impatto diretto ed immediato sui cittadini.
E’ in tale
direzione e per questi motivi che la nostra opposizione sarà infinitamente più
presente ed altrettanto disponibile al confronto, se troveremo interlocutori
liberi e capaci di pensare secondo giustizia ed equità sociale.
* Sora 19 aprile 2012. Il Gruppo di
lavoro Area economico-giuridico di Patto Democratico per Sora: Dott. Mario
Ottaviani – Dott. Valentino Cerrone. Nella foto la mostra di documenti dell'archivio storico al museo civico.
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