È stato un ritorno a casa. Per mons. Lorenzo Chiarinelli avere di nuovo
incontrato a Sora il mondo della Scuola ha suscitato emozione, memorie ed un
rinnovato senso di gratitudine e di amicizia. Molte le presenze di dirigenti,
di direttori amministrativi e di docenti, non solo di religione. “Tornino i
volti. È stato questo, ha rilevato don Mario Zeverini, direttore
dell’Ufficio Scuola
Diocesano, il motivo dominante su cui mons. Lorenzo Chiarinelli ha
intrattenuto i dirigenti scolastici ed i direttori amministrativi,
durante la mattina ed i docenti al pomeriggio, nell’incontro di amicizia
del 28 marzo scorso. Nell’amicizia bisogna
sempre metterci la faccia e lui, il nostro vescovo emerito,
Lorenzo, la sua, piena di gioia, di stima, di comunicativa e
di simpatia ce l’ha messa subito. È stato naturalmente
ed ampiamente ricambiato nello stesso modo, dai presenti accorsi, anche
più numerosi del solito. Questa iniziativa era stata proprio una intuizione di
mons. Lorenzo Chiarinelli, nel lontano anno scolastico del 1983-84. Era
risultata veramente gradita ai Dirigenti Scolastici. Noi l’abbiamo subito
considerata un’ottima occasione di collaborazione tra due istituzioni diverse,
e la Scuola e la Chiesa, e nello stesso tempo complementari. Un’iniziativa
che a tutt’oggi resiste ed è sempre più apprezzata ed attesa, soprattutto
dai dirigenti in pensione. Addirittura, l’anno venturo, ci
accingiamo a celebrare il trentesimo anniversario di questo appuntamento. Il
tema trattato: “L’Educazione: una sfida esigente”, resta sempre una
grande problematica per ogni generazione. Un argomento risultato di
enorme interesse e partecipazione. Si è passati dalle analisi alle
prospettive future, che però incontrano infinite difficoltà applicative;
non ultime quelle economiche che costringono la Scuola ad essere trasformata in
una struttura aziendale. Ma, secondo noi, ha infine affermato don Mario
Zeverini, la Scuola tale non è e, forse, non lo sarà mai”. Il
saluto di mons. Filippo Iannone, trattenuto a Roma, è stato rivolto al
vescovo Lorenzo ed ai presenti, da parte del vicario, mons. Antonio
Lecce. “L’arcivescovo, ha detto mons. Antonio Lecce, ringrazia di cuore tutti i
dirigenti ed i docenti per la collaborazione offertagli durante il suo servizio
e la cortese attenzione manifestatagli. Mons. Filippo Iannone ha voluto
evidenziare, tra l’altro, con una lettera, l’invito che i vescovi
italiani hanno indicato, negli Orientamenti pastorali per il decennio in corso.
“La scuola e il territorio, ha scritto l’Amministratore Apostolico, con
le loro molteplici esperienze e forme aggregative, rappresentano luoghi
decisivi per realizzare queste concrete modalità di alleanza
educativa”. È la “centralità” dell’uomo nella Scuola che deve essere
recuperata. Ecco la vera sfida educativa, indicata da mons. Lorenzo
Chiarinelli. E su questa provocazione è nato un dibattito, concreto e di
auspicio, con il contributo dei presidi in quiescenza, Gerardo Vacana,
Luigi Gulia, Egidio Paolucci ed il preside in servizio Sandro Rapini; a
questi si è unito il giornalista Pasquale Mazzenga. Nel pomeriggio, sullo
stesso tema, mons. Lorenzo Chiarinelli ha incontrato i docenti di religione e
non, sempre nella sala “S. Tommaso”. Tutti convinti, comunque, che
l’educazione anche oggi è sì una sfida educativa, e, come ha affermato
mons. Lorenzo Chiarinelli: “Dobbiamo essere consapevoli che la
Scuola non è tutto né può, né deve fare tutto. Ma la Scuola, per non perdersi
in una drammatica emergenza ,è chiamata a farsi carico delle persone, di tutte
le persone; ad aprire prospettive di vita e favorire una crescita di umanità e
libertà e a costruire solidarietà”.
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