Marco
Boato è nato a Venezia, dove ha seguito gli studi liceali, vive a Trento dal
1963, anno in cui ottiene il Premio Nazionale “Enciclopedia Italiana”. Studente
in Sociologia, fonda nel 1964 il “Gruppo democratico intesa universitaria
trentina”, di ispirazione cristiana, ma laico sul piano programmatico.
Frequenta la FUCI, gli universitari cattolici; lavora poi per l’Ufficio Studi
delle ACLI del Veneto. Negli anni post-conciliari è redattore di “Dopoconcilio”
a Trento e di “Questitalia” a Venezia. Pubblica “Contro la Chiesa di classe.
Documenti sulla contestazione ecclesiale in Italia”.
Nel Movimento Studentesco
è uno dei leaders del ’68 trentino e italiano. Si laurea con Francesco Alberoni
ed è assistente di Emanuele Severino all’Università di Venezia. Poi
è ricercatore e docente di Sociologia all’Università di Padova. Dal 1972
è iscritto all’ordine dei giornalisti come pubblicista. Dopo l’esperienza
di “Lotta Continua”, è membro dal 1973 dei “Cristiani per il socialismo”. Nel
1978 fonda, come abbiamo già ricordato prima, insieme ad Alexander Langer, il
movimento politico “Nuova Sinistra – Neue Linke” e pubblica, con Sandro Boato,
“Sinistra e questione cattolica in Italia e nel Trentino”. Nel 1979 pubblica
“Il ’68 è morto!”. Lo stesso anno viene eletto alla Camera dei Deputati come
indipendente nelle liste radicali. Nel 1981 tiene il più lungo discorso della
storia parlamentare, in 18 ore e 5 minuti. Alla fine del 1982, con Alexander
Langer, promuove in Trentino Alto Adige la nascita del movimento ecologista dei
Verdi, che poi si diffonde a livello nazionale.
Nel 1987 è eletto senatore del
Collegio di Trento. Rieletto alla Camera nelle legislature 1992-94, 1996-2001,
2001- 2006. È componente delle Commissioni Bicamerali sulle riforme
istituzionali “De Mita-Iotti” e “D’Alema”, in cui è relatore sulla giustizia e
sul sistema delle garanzie. Membro più volte dell’Ufficio di Presidenza della
Camera e presidente del Gruppo Misto. Presentatore di molte leggi approvate, è
primo firmatario e relatore della legge costituzionale dell’art. 68 della
Costituzione e della legge costituzionale per l’eliminazione della pena di
morte dell’art. 27 della Costituzione. Poi, nel 2005, appunto, pubblica “Le
parole del commiato”, in memoria di Alexander Langer.
L’invito a partecipare all’ incontro non è rivolto solo ai soci del Centro di Studi Sorani “V. Patriarca", ma è aperto a quanti sono interessati all’ argomento proposto; a tutti, insomma, anche in considerazione della levatura e della ricca e significativa storia personale di Marco Boato.
La presenza e la collaborazione di Marco
Boato si devono a ragioni di stima e di nobile disponibilità sia per Sora
che per il presidente del Centro di Studi Sorani “V. Patriarca”, preside Luigi
Gulia. Il relatore con la sua competenza, le sue lotte, la testimonianza,
l’esperienza e la sua alta qualificazione umana, garantirà
sicuramente una validissima occasione culturale e sociale di
conoscenza e di dialogo. www.verdideltrentino.net
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