Monday, December 23, 2013

APPELLO AI PARLAMENTARI: DIMETTETEVI! *


La recente decisione della Consulta (l’“anti-Porcellum”) ha finalmente sentenziato ciò ai più evidente da tempo: l’ILLEGITTIMITA’ (“sostanziale”, ancor prima che formale) DEL PARLAMENTO, un Parlamento:

a-                  di “nominati” (senza alcuna legittimazione democratica!)
b-                  falsato da un “abnorme” premio di maggioranza.

Cassato il Porcellum, però, non s’intravede alcuna luce in fondo al tunnel: il RISCHIO è DI ritornare prossimamente al voto con UN “SUPER-PORCELLUM”, ovvero un proporzionale puro “parimenti incostituzionale” (già nel ‘93 bocciato da un referendum popolare!).

A far da STAMPELLA all’attuale sistema politico, nel frattempo, ci pensa l’ultraottantenne (ed ultras governativo!) GIORGIO NAPOLITANO: un Presidente della Repubblica “doppiamente illegittimo”, in quanto per due volte (fatto di per sé discutibile…) “nominato” da una combriccola di “nominati”!

Stando così le cose, CHE FARE ???
Mero buon senso imporrebbe al Parlamento di chiudere precipitosamente una legislatura nata male (e finita peggio!), facendo l’unica cosa che gli italiani gli perdonerebbero: APPROVARE UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE, che garantisca, a prescindere dalle formule adottate:
a-                  rappresentatività;
b-                  governabilità;
c-                   alternanza.

COSA ASPETTARSI, dunque ???
Quantomeno che ogni forza politica presente in Parlamento faccia il “minimo sindacale” richiesto dall’eccezionalità del caso, ovvero:

IN PRIMIS, avanzi a tutte le altre forze parlamentari la disponibilità ad approvare una legge elettorale “degna di un paese moderno e civile” (senza impuntarsi più di tanto sulle formule ma esigendo un “percorso a tappe” breve e puntuale, concedendosi un mese di tempo).
Ciò senza la necessità alcuna di un nuovo governo, governissimo o “governicchio”, bensì appellandosi ad uno “scatto d’orgoglio” dei parlamentari, gli unici titolati (pur nei limiti del caso…) a decidere in materia.

IN SECUNDIS, chieda, un minuto dopo l’approvazione della nuova legge elettorale, il ritorno alle urne!

E SE …
E se in Parlamento non si creassero le condizioni per realizzare di tutto ciò?
Unica alternativa, al di là di ogni tatticismo, rimarrebbe quella di PRESENTARE IN MASSA LE “DIMISSIONI” DEL VOSTRO GRUPPO PARLAMENTARE!

Giunti a tale “paralisi istituzionale”, difatti, il nostro beneamato Presidente avrebbe la forza per puntellare ancora una volta “il Palazzo”, senza cadere anche egli malamente sotto il peso delle sue macerie???

P.S.:
Ragioni di “strettissima necessità” legittimano il Capo dello Stato a rimanere al suo comodo posto.
Giunti a elezioni, ovviamente, il primo atto che Giorgio Napolitano sarebbe tenuto a compiere sarebbe soltanto uno: rassegnare le dimissioni!

Solo a tal punto calerebbe il velo su una delle stagioni più “squallide” della democrazia italiana: quella dei governi tecnici o di “vaghe” intese, sorretti dal dogma mitologico della “stabilità”…
(sorvolando sul particolare che, in un Paese “maledettamente stagnante”, star fermi porta ad affondare lentamente insieme piuttosto che a raggiunger più in fretta la riva!).

* Cordialmente, Gaspare Serra. dal Blog Panta Rei

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