Causa penale presso Tribunale di Sora
(FR) n. 1064/08 R.G., per probabile illecita installazione di una turbogas
nella Cartiera del Sole di Sora (FR)
Sig. Ministro.
Può darsi che Lei sia
già informato dei fatti in oggetto avendo ricoperto l'incarico di Direttore
Generale dell'attuale Ministero. Avrà forse ricevuto qualche mia comunicazione
che ho inviato al suo predecessore e tante alla sua Direzione Generale. In
poche parole, Le scrivo per sollecitarla ad intervenire personalmente nella
vicenda che vede chiamati in causa (penale) tre dirigenti della Regione Lazio
più l'ex direttore della Cartiera del Sole – Burgo Group SpA, di Sora (FR)
accusati dalla Procura della Repubblica di Cassino di aver violato il D.P.R.
del 12 aprile 1996 sulla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) per
l'impianto turbogas di cui trattasi. Ora, posso capire che la Procura di
Cassino possa essere ritenuta una Procura “minore”, magari piuttosto
“sonnacchiosa”, ma nella vicenda in questione mi pare si stia muovendo con la
dovuta circospezione e documentazione. I documenti agli atti del processo, a
partire dai pareri emessi dal suo stesso Ministero (in particolare, il parere
325/2009), dall'ISPRA, dalla Commissione Tecnica Ministeriale per la VIA/VAS e
dai consulenti tecnici della stessa Procura, certificano inequivocabilmente che
l'impianto in questione era di competenza della V.I.A. ministeriale,
presentata però come regionale (per cui comunque, in base all'allegato A
e D del D.P.R. del12/04/96 ci si attendeva il rinvio obbligatorio
alla VIA) alla quale infine, con solo parere dirigenziale (cioè
in violazione di una sentenza del Consiglio di Stato, sez. VI, nr. 127/2005),
ci si è clamorosamente espressi per un DINIEGO ALLA V.I.A. per
l'impianto in oggetto, autorizzando così anche la Provincia di Frosinone in
sede di Autorizzazione Integrata Ambientale del 20/01/2009 a compiere atti
meritevoli di un nuovo intervento della Procura perchè rilasciata molto
probabilmente in violazione del D.Lgs 59/2005. Abbiamo avuto modo di conoscere
il suo Dott. Mariano Grillo in tribunale e di cui abbiamo ricevuto
comunicazioni “ambigue” per via di fogli, firme e timbri mancanti/omessi su
altro parere “più docile” (511/2010), così abbiamo appreso in tribunale, di una
comunicazione del suo Ministero datata 2011 indirizzata forse alla sola
società proponente e non alla Procura della Repubblica di Cassino (ora agli
atti del processo, dopo la deposizione da parte dell'avvocato di parte Burgo)
pure interessata dei fatti, comunicazione che sembrerebbe essere un “mi rimangio
tutto” a favore della società proponente sebbene, come detto, i pareri espressi
dalla sua Commissione Tecnica per la VIA/VAS (a firma di 50 nominativi) e delle
altre autorità tecniche prima ricordate, abbiamo detto tutto il peggio
possibile sulla vicenda in corso, tant'è il rinvio a giudizio delle 4 persone
in questione e la chiusura delle indagini al 2009.
Perchè le scrivo e le
ricordo quanto sopra, portando lo stesso alla attenzione del Presidente Monti? Semplicemente
perchè c'è stata la sentenza del GIP della Procura di Taranto sull'ILVA di
Taranto con il conseguente sequestro degli impianti perchè dimostrati essere
mortali per la popolazione a causa delle polveri e diossina emesse da quegli
impianti e respirate dagli inermi cittadini tarantini.
Come lei certamente
saprà, le turbogas (anche quella della Cartiera del Sole di Sora) producono
nano polveri del tipo PM2,5 dannosissime per la salute umana (dati OMS),
ancora più fine di quelle che produce l'ILVA di Taranto e perciò ancora più
invasive, causanti gravissime malattie cardio respiratorie e tumorali
soprattutto per i bambini/e di tenera età e gli anziani già provati da altre
patologie. A Taranto si è dimostrato che più di 390 morti sono state causate
dagli inquinanti emessi dall'ILVA per cui ecco gli arresti domiciliari dei
dirigenti. Sig. Ministro, mi auguro che Lei non voglia attendere che a Sora vi
siano 390 morti per fare chiarezza sulla vicenda che qui ci tocca per
prossimità. Mi auguro cioè, che lei non voglia attendere che una sentenza del Giudice imponga la
chiusura di un impianto da tutti gli organi
tecnici competenti ritenuto “illegittimo” (eccetto da 3 dirigenti della Regione Lazio,
documenti e leggi alla mano). Insomma, i giudici fanno il loro mestiere,
applicano la Legge e la fanno rispettare. E meno male che ci sono i magistrati
altrimenti, immagini Lei che Italia avremmo. Tocca invece alla politica e a chi
dirige il Paese (per le proprie competenze) vigilare affinchè altri apparati dello Stato applichino la
Legge e la facciano rispettare anche ad
altri Enti pubblici e soggetti privati. Il caso Taranto come lei ben sa, “fa
giurisprudenza” e il Giudice di Sora oltre che ritenere fondate tutte le accuse
potrebbe facilmente rifarsi a questo precedente e ordinare il sequestro dell'impianto
turbogas (peraltro recentemente installato -2009, non indispensabile alla
continuazione del processo produttivo aziendale in quanto questa possiede
ancora in linea le originarie caldaie pre turbogas; turbogas adottata per
produrre maggiormente energia elettrica e profitto ottenuti però sulla pelle
dei cittadini). L'Associazione ambientalista Verde Liri di Sora si è costituita
parte civile nel procedimento dunque, la cosa non potrà essere facilmente
“occultata” nel senso desiderato dai “poteri forti”. I cittadini ci tengono
molto alla propria salute cosi come al lavoro ma non si può sottostare a questo
ricatto di stampo mafioso, soprattutto quanto l'alternativa è la morte
prematura dei propri figli. Un monitoraggio della qualità dell'aria svolto da ARPA
LAZIO in data 1 – 13 febbraio 2012 ha riscontrato elevatissimi superamenti
delle soglie di guardia per le PM2,5, per 13 giorni su 14 di monitoraggio
(allegata). Constatate le violazioni di legge e l'elevatissimo inquinamento
prodotto da detta turbogas, le associazioni ambientaliste e io che ho firmato
ben 3 esposti ad altrettante Procure (Cassino, Roma e Frosinone) per i fatti di
competenza, abbiamo sempre chiesto una sola cosa e cioè, che la Burgo SpA
adottasse per la turbogas gli indispensabili filtri anti PM2,5 (veda
sistema EMx), si mettesse in regola con le leggi in materia ambientale,
conseguisse magari una certificazione EMAS. Noi non siamo “a priori” contro le
turbogas. Siamo però contro ogni ipotesi di disastro ambientale e di attentato
alla salute pubblica (e di omicidio). Dunque, sig. Ministro, per evitare futuri
scioperi, disagi aziendali, conflitti sociali e malati gravi (e morti) anche a
Sora o comunque, che la Legge non venga
fatta rispettare anche alla soc. Burgo Group SpA che ancora nel 2009 – 2013
(cioè in periodo di piena adozione delle Direttive CE e presenza di specifica
normativa nazionale) pensa di potersi comportare come 100 anni fa o come si
fosse ancora nella fase della rivoluzione industriale (fumo di Londra) con
disprezzo della salute pubblica, ricattando la forza lavoro e violando tutte le
Leggi in materia ambientale, la invito a riprendere “in mano” la
vicenda di cui le scrivo e di anticipare con una azione importante del suo Ministero il verdetto del
Giudice che, qualora fosse positivo, cioè di condanna degli imputati e
di fermo della turbogas anche solo per “abuso edilizio”, avrebbe fatto soltanto
il proprio dovere laddove altri non lo hanno fatto (e in questo, anche Lei)
oppure, esprimere parere “negativo” e allora addio ad ogni possibile sentimento
di legalità e fiducia verso le istituzioni di almeno 100.000 residenti locali
informati dei fatti perchè a fronte dei pareri di tantissimi eminenti tecnici
ministeriali e di parte Procura che certificano le violazioni contestate (da me
sempre puntualmente divulgati all'opinione pubblica), un così parere del
Giudice non avrebbe niente di giuridico ma soltanto politico, della peggiore
specie di cui spero, Lei non voglia essere classificato.
Le allego il
monitoraggio effettuato da ARPA LAZIO e il documento nel quale informo
di tali esiti gli Enti preposti al
controllo e alla vigilanza cosicchè, se domani un cittadino che si ammalasse
volesse fare causa agli Enti interessati per omissione di atti o complicità,
potrebbe ora farla e richiedere rimborsi milionari per i danni subiti alla
propria salute per le deficienze degli Enti (e dirigenti) competenti perchè
informati dei fatti e perciò omertosi.
Spero voglia farci
conoscere il suo parere in proposito e soprattutto, che intervenga subito.
* Distinti saluti Dott. Maurizio D'Andria DNDMRZ60E28D843U - Sora, 28/07/2012