Tuesday, February 28, 2012

Sulla permuta delle Lire in Euro, la protesta della San Vincenzo De Paoli

Da parte del Coordinatore interregionale, rag. Enzo Passeri: Una protesta della  “S. Vincenzo De Paoli” per riaprire i termini della permuta delle lire in euro

"Cambiare le lire in euro. Quelle dimenticate e poi ritrovate, ma  purtroppo inservibili. Raccoglierle e pensare di trasformarle in opere di beneficenza fu l’idea del Coordinamento  Regionale “Lazio – Umbria” della Società della S. Vincenzo De Paoli. Un’iniziativa pubblicizzata e  messa in atto con entusiasmo.  Poi all’improvviso, il decreto “Monti” ha vanificato tale impegno. L’ultimo giorno della permuta, all’improvviso, é stato anticipato al 7 dicembre 2011, facendo saltare la data prevista del 28 febbraio. Tutto infatti era stato programmato per quel periodo: recarsi presso la Banca d’Italia di Roma e procedere al cambio.

Tanto lavoro ed entusiasmo in fumo, allora. Ed ecco che è partita la vibrata protesta del coordinatore interregionale “Lazio - Umbria”, rag. Enzo Passeri, che a nome di tutte le Conferenze territoriali ha chiesto cortesemente , ma con fermezza, di provvedere  a recuperare i fondi raccolti per trasformarli in “solidarietà” concreta. Così sono state spedite due lettere ed un comune invito, sia  al Presidente del Consiglio, che al Presidente della Repubblica. Riportiamo il testo inviato al senatore Mario Monti. Accadrà qualcosa? Sarà difficile, ma noi ci auguriamo di sì, anche per rispetto di quanti hanno risposto positivamente alla raccolta e di quanti potrebbero beneficiarne.

Nella lettera si dice:”Signor Presidente, sono certo che Lei conosca le finalità e le iniziative della Società di San Vincenzo De Paoli. È  un’associazione di ispirazione cristiana che, pure in pochezza di mezzi, cerca di alleviare le sofferenze di chi è nel bisogno. In qualità di Coordinatore della San Vincenzo del “Lazio - Umbria” mi rivolgo a Lei per rappresentarLe una situazione dettata solo dall’intendimento di  adempiere, nel migliore dei modi, ai compiti di assistenza caritativa che sono alla base dell’esistenza  del nostro sodalizio. Molti confratelli, in quest’ultimo periodo, hanno trasmesso alla nostra sede regionale le somme, in cartamoneta e in metallo, delle  lire, ancora in circolazione, perché fossero devolute ad attività assistenziali.

Noi della S. Vincenzo non avevamo ancora provveduto a cambiarle in euro, poiché attendevamo di farlo nella immediata  vigilia della scadenza prevista dalla normativa allora prevista. Purtroppo, con il recente decreto il termine per il cambio di valuta è stato anticipato dal 28 febbraio 2012 al 7 dicembre 2011. Questa circostanza ci ha precluso la possibilità di poter disporre di un’ulteriore somma da destinare in beneficenza per il sollievo delle problematiche di tante persone in difficoltà.  Ci risulta  anche che altri sodalizi abbiano prospettato un’analoga situazione ed abbiano auspicato una riapertura dei termini per il cambio delle  lire in euro. Anzi è stata anche richiesta  qualche possibilità per attivare una procedura straordinaria per poter effettuare tale permuta. 

"Se ciò fosse possibile", conclude il rag. Enzo Passeri, "Le saremmo grati se volesse cortesemente promuovere ed attivare ogni utile  disposizione, attraverso il competente Ministero, necessaria al fine di consentirci di continuare ad essere d’aiuto a chi ne ha veramente necessità. Tale iniziativa ha avuto un’ampia diffusione pubblicitaria attraverso locandine e manifesti e tramite tutti i mezzi di comunicazione sociale, sia attraverso la stampa della nostra associazione, sia con i giornali, radio e tv locali e regionali. Nel contempo le raccolte sono state effettuate sia nelle principali piazze dei nostri Centri, Paesi e Città, che durante le celebrazioni delle messe domenicali nelle varie parrocchie.

La  ringraziamo sentitamente per la Sua  cortese attenzione, soprattutto a nome dei tanti beneficiari di un gesto di alta solidarietà umana, in sintonia con i principi della fratellanza e della carità cristiana”.

* Sora 26 febbraio 2012. A cura di Gianni Fabrizio. www.economiapress.blogspot.com

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